Manuel Orazi, an occultist illustrator

l’art nouveau; 22 rue de Provence. rooster, pentagram, star of David, seal with Aztec face/palm print

Origini poco chiare

Su Manuel Orazi non è dato sapere molto. Nacque in Italia, dove non lavorò mai, precisamente a Roma nel 1860, ma si trasferì poi a Parigi, dove visse e morì nel 1934. Illustratore eclettico, di gusto liberty e poi simbolista, non disdegnò la sceneggiatura, il design, la cartellonistica e nemmeno la pubblicità. Dalle date delle sue illustrazioni per manifesti di spettacoli teatrali, si può dedurre che si trasferì a Parigi già negli anni ’80. Dovette inserirsi subito in un bel giro se fu scelto per disegnare il manifesto con Sarah Bernhardt protagonista in Théodora nel 1884 e poi per una serie di altri celebri spettacoli come il manifesto per Aben-Hamet, melodramma di Dubois nel 1884; Thais di Massanet nel 1894; Olympia … Rêve de Noël con Liane de Pougy et Rose Demay del 1896, fino a quello per il film L’Apollonide nel 1921.

Primi lavori

Alla pubblicità vera e propria si dedica agli inizi del secolo. Nel 1901, per il negozio di arredi La Maison moderne, disegnò anche una serie di pettini che saranno poi esposti l’anno seguente, insieme a lavori di Toulouse-Lautrec e Louis Comfort Tiffany, in una mostra per cui lui stesso disegnò il cartellone pubblicitario raffigurante una donna in blu, acconciata con i suoi stessi pettini, davanti una toilette piena di boccette di profumo. Mentre lavora saltuariamente per alcuni famosi giornali dell’epoca, come il Paris Noël, il Figaro illustré e L’assiette au berre, incominciò a illustrare una serie di libri dal tema morboso a partire da Ma petite ville di Jean Lorrain, probabilmente suo amico, nel 1898 e poi altri come Névrose di Emile Morel nel 1904; La Morphine: vices et passions des morphinomanes di Victorien Du Saussay, pubblicato nel 1906 e contenente ben 22 illustrazioni di Orazi; Aphrodite di Pierre Louÿs nel 1912 e negli anni 30’s illustrò la Salomé di Oscar Wilde e un’edizione di Le fleurs du mal di Baudelaire.

Calendrier Magique

Parallelamente alla sua attività di illustratore pubblicamente riconosciuto e ai lavori di committenza, si dedica ad opere di nicchia come il Calendrier Magique. Questo stranissimo esempio di ephemera a tema occulto fu stampato nel 1895 in numero simbolico di 777 copie per ricordare l’anno 1896. Si tratta di un calendario composto di doppie pagine, ognuna dedicata ad un mese dell’anno e parodiante il calendario cristiano in qualche aspetto come il nome dei giorni o l’iconografia. Presentato come una specie di almanacco di stampo pagano, fu realizzato con l’intervento di Austin de Croze, autore di libri ad argomento enogastronico, che realizzò probabilmente le parti scritte. Fu pubblicato da Bing, proprietario della Maison de l’Art Nouveau, forse a scopo puramente collezionistico, anche se le 777 copie sembrano più un gioco simbolico che l’effettiva realtà.

Rispetto al tipo di illustrazione che Orazi aveva fin’ora usato, questo Calendario esce decisamente fuori dal coro, per temi e stili. Se prima aveva rincorso un disegno ossessivamente attento al decoro, prima ancora che alla figura, e che molto doveva a Mucha e che poi guarderà allo Jugendstil e arriverà ad inglobare echi di espressionismo tedesco, nel Calendario e anche nelle illustrazioni per libri, Orazi preferisce il bianco e nero e l’incisione. Il Calendario Magico presenta disegni, formule, calcoli, simboli che includono qualsiasi tipo di immaginario occulto conosciuto: streghe, tarocchi, diavoli e caproni, sabbah, demoni e scheletri, riferimenti al medioevo, stella di David, alambicchi alchemici, un bestiario che include civette, rospi, corvi e gatti neri etc. L’eccezionalità di un’opera del genere riunisce, in realtà, alcune tendenze della cultura fin de siecle ben presente in certi circoli di intellettuali, ma soprattutto in artisti e personaggi stravaganti e che a Parigi già era diventata protagonista di romanzi come Là-bas di Huysmans, del 1891. Basti pensare che di lì a poco, nel 1903, Jacques Fersen fu accusato di praticare messe nere. Per questo, il giornale L’assiette au berre, con il solito tono satirico-ironico che lo caratterizzava, dedicò il numero di dicembre dello stesso anno al tema Messes Noires, per il quale lo stesso Orazi fece delle illustrazioni. Tutta questa congerie di interessi occulti, che costituiranno poi lo sfondo su cui si muoveranno le idee di Aleister Crowley, continueranno almeno fino agli anni ’20, miste a spinte religiose e cabalistiche-iniziatiche, a cui non erano estranei personaggi come, per citare i più famosi, Gabriele d’Annunzio e la Marchesa Casati che Orazi, guarda caso, ritrasse in un disegno.

A pensarci bene, dunque, un calendario del genere non si colloca in un ambiente completamente estraneo. Non era comunque privo di un grado di ironia, ancor di più se pensiamo a un certo tipo di illustrazione per racconti come The Ingoldsby Legends e di fatto Orazi è sicuramente ironico nell’illustrare La messa nera per L’assiette au berre in cui ritrae Maeterlinck, Proust, Wilde e Lord Alfred Douglas. E’ però da riconoscere che il disegno di Orazi, in questi temi, è certamente più interessante rispetto a quello, meno personale, della cartellonistica e della pubblicità.

L’atlantide 1921

Il film L’Atlantide del regista Jacques Feyder del 1921 fu la prima trasposizione cinematografica del romanzo omonimo di Pierre Benoit. Pubblicato nel 1919, fu all’epoca un vero e proprio bestseller da cui saranno tratte varie versioni cinematografiche tra cui quella più famosa di Pabst nel 1932. L’idea del regista era quella di creare un grande kolossal alla maniera di Cabiria e Quo Vadis?. Gli enormi costi di produzione, la scelta di girare direttamente ad Algeri, i capricci della già famosa diva Stacia Napierkowska saranno ricompensati dal grande successo che accolse il film.

A Manuel Orazi, il regista chiese di occuparsi non solo dei manifesti, ma anche dei costumi di Antinea e delle scenografie del suo palazzo, allestite in un teatro di posa nei pressi di Algeri. Gli tornò utile in questo caso tutto l’immaginario che aveva usato per il Calendario: per la creazione del personaggio di Antinea, regina orientale dalle origini mitiche che, come Circe, stregava gli uomini che la incontravano, riprese l’immagine della donna seduttrice fatalmente silenziosa che tanto aveva disegnato in pubblicità e manifesti. Per i costumi, così come per le scene, si servì di quel gusto per il particolare e l’attenzione ai simboli usati come motivi decorativi. In particolare il lavoro di Orazi si concentrò sull’immagine del personaggio femminile, a cui diede tutto l’aspetto della femme fatale portatrice di rovina per l’uomo che se ne innamora. Il fascino inspiegabile della strega o maga riassume tutta la ricerca di Orazi negli anni precedenti, non solo nella illustrazione, ma anche nella decorazione e del design. Per questo L’Atlantide merita un altro post.

sources: gallica.bnf.frchez-edmea.blogspot.it; www.johncoulthart.com;  max46ma.altervista.org. For the Calendrier Magique: Cornell University; darkclassics.blogspot.it. For Névrose illustrations: livrenblog.blogspot.it

This red text page is also the colophon / naked hag with book open in lap, sitting on stool, within circle set with candles; gold flames; pentagram, star of David.

owl carrying keys; bat carrying seal

diagram of solar system; listing of dates for days of the week; chant / naked women at Sabbat; satan as winged anthropomorphous goat

sun with cloud interior indicating cardinal directions; charts; spells / bearded man holding up open book; death gazing down; naked woman in foreground

chart of days of week; pentagram with broken circle; le maudit blaspheme / dark angel, naked; moon and skyline

star of David; medieval frieze: procession of priests and nobility; tarot card The World / skeleton of king in coffin; single candle; crowns, sword, staffs, orb

tree; chalises; frog; bird; love potion / exhibitionist bat-winged woman; necromancer gazing, gesturing into glowing cauldron, with familiar strutting on his head

poem; frog / naked woman in arms of dark man; feminine demons coming from smoke of extinguished candle; creatures of the night

laboratory instruments; poem / Alchimist lying on floor of his laboratory, black cat at his feet

chalice on table with legs, ears / woman lying prone on table with chalice on back; men in dark robes around her; satan as goat

charts; poem / demon rolling past moon; procession of dark-robed people into cemetary; abracadabra

charts, bound demon / entranced naked woman crouched down looking upon embers of crosses burning within a circle, a demon is just visible in the smoke

calendar chart; spell / naked old man sitting, creating voodoo doll; bird-like demon silhouetted by moon; hand gripping sword; row of dolls; heart pierced by nails, knife

poem ‘le Héraut’; calendar chart; star diagram with suns at points, labeled: l’être est, réalité, justice, raison, vérité / man in ecclesiastical garb, bearing flag with crosses, holds forth an opened message with broken seal; figures tied to stakes and village rooftops in background

chart or various good end evil spirits; chart of planetary influences upon hours of the days of the week; lions; owl; snake; bird food / chart of the good and bad spirits/influences that can be magically used on the different days of the week

O Toi qui feuilletas ces pages, ayant en ton âme l’espoir malsain d’y trouver le suprême pouvoir du Mal, sois déçu!. message from Austin de Croze, November 1895, criticizing Magic/1890 written in Roman numerals; rune writing

L’Atlantide:

Italian cinema poster for the film L’Atlantide. 1920

Magazines and books:

Messe noires, in L’assiette au beurre N° 141, 12 December, 1903

cover of L’assiette au beurre by M. Orazi, N° 141, 12 December, 1903

Marchesa Luisa Casati in Arlecchino Bianco costume greetings guests by M. Orazi, ca. 1913

La Morphine: vices et passions des morphinomanes, Victorien Du Saussay. right: cover art by Manuel Orazi 1906; left: third edition cover, about 1930’s

an illustration from La Morphine

illustration from Ma petite ville by Jean Lorrain, 1898

illustration cover of Aphrodite by Pierre Louÿs

Emile Morel, Nevrose, cover and illustrations by Manuel Orazi

 

Posters:

poster for Théodora with Sarah Bernhardt, 1884

Sarah Bernhardt, poster by Manuel Orazi

poster for Aben-Hamet by Dubois, 1884

 posters for Thais by Massanet, 1894 and Olympia … Rêve de Noël with Liane de Pougy and Rose Demay, 1896

Other illustrations:

some illustrations from Salomé by O. Wilde

Ophelia

illustration for L’Atlantide (?)

Paris by Night a Dance Club in Montmartre from L’Amour Et L’Esprit Gaulois

“La Maison Moderne” by Manuel Orazi 1902, advertisement for the Art Nouveau gallery

combs for La Maison Moderne

Poster for Job Cigarette Paper

La belle sans nom from Figaro Illustré for a story by Jean Rameau.

L’Hippodrome, bd de Clichy, affiche, 20e siècle. Musée Carnavalet.

PANNEAUX DECORATIFS par Manuel Orazi. Trousiène Volume. A.CALAVAS Editeur Paris.


Aesthete. Art historian & blogger. Content creator and storyteller. Fond of real and virtual wunderkammer. Founder and main author of rocaille.it.

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