Psychophagòmenos by David Dalla Venezia

 

in foto: Psychophagòmenos

Sono fuori tempo per segnalare la mostra di David Dalla Venezia alla Burkhard Eikelmann Gallery di Düsseldorf conclusasi il 10 gennaio, ma decido di parlarne lo stesso per rendere omaggio alla sua pittura.
L’opera che dà il titolo alla mostra “Psychophagòmenos” significa “colui che è mangiato dalle farfalle” e viene dal greco ψυχή (psyché) che significa spirito, anima quindi “colui che è mangiato dalla sua stessa anima”. La pittura mostra un uomo che fluttua, quasi sorretto, da una miriade di farfalle in un tripudio vivissimo di colori che contrastano col fondo scuro. Il viso è coperto, solo il corpo nudo si intravede. Una tela enorme, di due metri e mezzo di altezza (cm 257 x 184) che dal vivo non può che assorbire lo spettatore, catturarlo nella rete di farfalle.

E’ lo stesso David che ci racconta l’origine di questo titolo : una mattina del 1846 Jules Champfleury passeggiava lungo la Senna pensando al suo libretto “Arlecchino mangiato dalle farfalle” quando, rovistando tra i libri usati, trovò un libro intitolato “On the Nature of Human hyperphysical Wallon, Paris 1846”. Lo aprì e lesse “l’uomo spirituale si stancherà definitivamente della morte, ucciderà, schiaccerà la morte per raggiungere una destinazione più alta; allora sarà liberato dalle condizioni materiali e contingenti che gli ostacolano i suoi progressi. Le facoltà fisiche e psicologiche, le sole ad essere conosciute e studiate, diventeranno facoltà iperfisiche e lo spirito gioirà in tutta la sua creatività spontanea”. Così Champfleury abbandonò il suo “Arlecchino mangiato dalle farfalle” e scrisse “Pierrot, valet de la mort”. Per molto tempo David Dalla Venezia ha riflettuto sulla figura di Pierrot e rimase così colpito da quel titolo abbandonato che divenne poi un suo dipinto.

Dalla Venezia è un pittore osservatore, la sua pittura non è rivelazione ma riflessione intesa come riflesso del sé, delle cose che vede. Che siano piccoli giocattoli dei figli o parti del suo corpo lui li osserva, li distacca dalla realtà e li pone su un fondo nero dove essi si mostrano per quello che sono. Una sorta di ricerca del Vero, della cosa nella sua sostanza in opposizione alla vanità, all’effimero. Si potrebbe dire che tutti i dipinti di David Dalla Venezia sono della vanitas in cui si intravede anche un fondo di ironia, di distacco, proprio come una maschera della commedia o del carnevale. Del resto Dalla Venezia è pittore veneziano, come tradisce il suo cognome e di Venezia ha tutta l’anima, anche se è nato a Cannes, dove da piccolo suo padre lo portava ad incontrare il vecchio Picasso.
Un pittore di concentrazione, meditativo, che con il pensiero entra dentro le cose.

Psychophagòmenos
Burkhard Eikelmann Gallery, Düsseldorf

Official site: daviddallavenezia.com
Official tumblr: daviddallavenezia.tumblr.com
english interview about Psychophagòmenos exhibition : juxtapoz.com
More David Dalla Venezia’s paintings here: artdoxa.com

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Exhibition catalogue

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Selfportrait (after Watteau) no.631, 2011

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No. 686

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No. 694

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Oh, You Pretty Things!, 2012

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No. 685

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No. 698


Aesthete. Art historian & blogger. Content creator and storyteller. Fond of real and virtual wunderkammer. Founder and main author of rocaille.it.

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