Victor Hugo’s home, Paris

Victor Hugo alla vigilia dell’esilio

La casa museo di Victor Hugo si trova ad un angolo di Place des Vosges. Lo scrittore francese si trasferì in quello che allora era l’Hôtel de Rohan Guéménée quando aveva 35 anni e già si godeva il successo di Notre Dame de Paris. Visse qui per 16 anni, dal 1832 al 1848, cioè il periodo prima dell’esilio, insieme a sua moglie Adèle Foucher e i suoi figli Léopoldine, Charles, François–Victor e Adèle. Qui scrisse molte sue opere come Marie Tudor, Ruy Blas, Les Chants du crépuscule, Les Voix intérieures, Les Rayons et les ombres e buona parte de Les Misérables. Nel suo salotto al secondo piano riceveva Gautier, Lamartine, Sainte-Beuve, Mérimée, Dumas, i fratelli Devéria e conosce Juliette Drouet, che diventerà sua amante e amica per lungo tempo. E’ durante questi anni che viene nominato Pari di Francia dal re Luigi Filippo d’Orléans ed entra a far parte come deputato dell’Assemblea Costituente, ma non mancano momenti tragici come la morte di sua figlia Leopoldine, annegata nel corso di una gita in barca.

L’esilio a Hauteville House

In seguito al colpo di stato che porterà al potere Napoleone III nel 1851, Hugo dapprima lo appoggia, ma poi ne prende le distanze e l’esilio è inevitabile. Dopo un periodo iniziale a Bruxelles, si trasferisce nell’isola di Jersey e infine a Guernesey, rifiutando l’amnistia proclamata dall’imperatore. A Guernesey resterà dal 1856 al 1870 e comprerà una casa, Hauteville House, oggi un museo. Qui si riscopre collezionista di vecchi mobili e anticaglie varie come scrigni, credenze, tappeti, specchi, stoviglie, statuette e vari altri oggetti che raccoglieva durante le sue peregrinazioni sull’isola. E’ lui stesso che progetta la decorazione degli interni di casa sua, addirittura disegnando il mobilio, particolarmente preso da un gusto medievaleggiante. Gli arredi di alcune stanze di Hauteville House verranno poi portate nella casa museo. In seguito alla caduta del Secondo Impero, nel 1870, Hugo si stabilisce di nuovo a Parigi, anche se tornerà a Guernesey per un anno nel 1872-73 e varie altre volte. A differenza della casa museo all’Hôtel de Rohan Guéménée, la casa a Guernesey è stata conservata esattamente come fu lasciata dallo scrittore e sarà donata dagli eredi nel 1927, in occasione del centenario del Romanticismo, alla città di Parigi.

La casa museo all’Hôtel de Rohan Guéménée

La casa a Place Royale (oggi Place des Vosges) fu la residenza in cui Hugo abitò più a lungo, la quinta in cui visse con sua moglie Adèle. Oggi si divide in tre piani: il primo è dedicato ad esposizioni temporanee e mostre; il secondo è quello in cui Hugo visse e in cui oggi si trovano le stanze visitabili; il terzo è sede di una biblioteca. A differenza di Hauteville House a Guernesey, questa al centro di Parigi fu molto rimaneggiata dopo il suo esilio e i suoi oggetti furono venduti all’asta nel 1852. Quella che si vede oggi, dunque, è una ricostruzione, resa possibile grazie ad alcune testimonianze, alle lettere conservate al museo e alle memorie di Guigon il Vecchio, il lucidatore di pavimenti che lavorò per Hugo dal 1836 al 1844. Il secondo piano, la casa museo vera e propria, è suddivisa secondo tre momenti della vita di Hugo: Prima dell’esilio (stanze I e II) ; L’esilio (stanze III, IV, V) ; Dopo l’esilio (stanze VI, VII). La casa all’Hôtel de Rohan Guéménée divenne un museo nel 1903, grazie anche alle donazioni degli eredi e di Paul Meurice, amico del poeta.

Chinese’s drawing room:

Questa camera cinese si trova in quella che originariamente era il salotto di Victor Hugo. Proviene dalla casa di Juliette Drouet a Guernesey (Hauteville Fairy), dove lei si trasferì per vivere accanto a Hugo. Fu lui a disegnarla e ammobiliarla così, con pannelli a motivi floreali, umani e animali dorati. Sul camino e altrove incise le sue iniziali V.H. e quelle di Juliette J.D.


Juliette Drouet’s dining room:

Anche questa stanza proviene dalla casa di Juliette Drouet a Guernesey (Hauteville Fairy) e si trova nella stanza che originariamente faceva parte delle camere di Madame Hugo, la quale poi l’avrebbe usata come stanza per il quarto figlio. Fu Hugo stesso a disegnarla secondo uno stile medievaleggiante e comprò da rigattieri dell’isola la maggior parte dei mobili, gli altri li fece costruire secondo suoi precisi disegni.

Drawing’s room:

Questa stanza riproduce l’atmosfera del salotto di Hugo nella casa a rue de Clichy, in cui visse dal 1874 al 1878, appena tornato a Parigi dopo l’esilio. Contiene infatti alcuni mobili originali di quella residenza. Occupa il posto dove originariamente c’era lo studio.

 

Hugo’s bedroom:

E’ l’unica stanza a trovarsi esattamente nel luogo che ne aveva originariamente le funzioni e conserva il letto di morte dello scrittore. Le pareti sono ricoperte di damasco rosso e, come lo studio, anche questa stanza conteneva molti oggetti, così come Hugo li descrive nella poesia A des oiseaux envolés.

E’ stata allestita con gli oggetti provenienti dalla sua ultima casa a Avenue d’Eylau, dove visse dal 1878 fino alla morte. Qui è stata riprodotta grazie anche alla descrizione che ne fa il figlio Georges Hugo nel suo libro Mon grand pere, pubblicato nel 1902 e grazie anche alla figlia Jeanne, la quale donò molti dei mobili in occasione dell’apertura del museo nel 1903.

Other rooms: 

 staircase to the 2nd floor

Antechamber (first room)

Adrien Marie, Birth of Victor Hugo

Red Chamber (second room)

Auguste de Chatillon, Léopoldine au livre d’heures, 1835

Louis Boulanger, Adèle Hugo’s portrait, 1839

 


Aesthete. Art historian & blogger. Content creator and storyteller. Fond of real and virtual wunderkammer. Founder and main author of rocaille.it.

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