Haghia Sophia, Istanbul

Haghia Sophia, esempio assoluto di sincretismo religioso, significa Santa Sapienza.
Mentre l’Impero Romano d’Occidente agonizzava, l’Oriente godeva di un periodo di splendore con l’imperatore Giustiniano.

Santa Sofia è il gioiello del suo regno, che durò dal 527 al 565 d.C. La basilica fu costruita sulle fondamenta di altre costruzioni più antiche e più piccole: ne venne fuori la chiesa più grande del mondo allora conosciuto e lo rimase fino alla costruzione della Cattedrale di Siviglia, nel 1520.
Santa Sofia restò sfondo dei fasti dell’impero d’Oriente e luogo principale per le cerimonie imperiali dei reali bizantini, come le incoronazioni, in quanto sede del patriarca ortodosso di Costantinopoli fino al 1453. In quest’anno, l’invasione del Sultano Maometto II ne determinò la conversione in moschea, ma già precedentemente la basilica aveva subito un cambio di culto durante l’occupazione latina di Costantinopoli (1204-1261), dopo la quarta crociata, quando divenne una cattedrale cattolica romana.

Derubata e spogliata delle sue reliquie, più volte modificata e trasformata, riuscì a mantenersi quasi totalemente integra fino a noi, che possiamo oggi visitarla come museo grazie ad Atatürk.


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