Guida Rocaille: Pescara elegante, tra musei e liberty

GUIDA ROCAILLE PER PESCARA

Pescara è un città che raccoglie realtà opposte, tra antiche radici e modernissime costruzioni, come i due ponti dedicati a Gabriele d’Annunzio e Ennio Flaiano, entrambi nati qui. In bilico tra il mare e il fiume, tra i monti e le acque, fino al 1927 si trovava divisa in due centri, quello di Pescara e quello di Castellammare Adriatico, nella zona nord.
Vera e propria città giardino, con un paesaggio molto verde elegante, fu seriamente danneggiata dai bombardamenti della II Guerra Mondiale e in seguito dalla ricostruzione del dopoguerra. Oggi si presenta come una città vivace e piena di luoghi da scoprire. 

In questo breve itinerario, adatto per gli amanti dell’arte e dei luoghi particolari, troverete musei un po’ nascosti, ristoranti chic e hotel insoliti, basta solo saper cercare per trovare cose bellissime a due passi da casa vostra.
E se avete altri consigli non esitate a contattarmi!

Un ringraziamento speciale a Marzio Maria Cimini, senza il quale non avrei potuto scrivere questa piccola guida. 

Troverete tutte le altre Guide Rocaille –> Qui 

 

1. MUSEI:

Museo Casa Natale Gabriele d’Annunzio
Corso Gabriele Manthone, 116
Orari: Martedì -giovedì – domenica 9.00 – 14.00; Mercoledì – venerdì – sabato 14.00- 20.00. Lunedì chiuso.
Sito: www.casadannunzio.beniculturali.it

Stiamo parlando della casa in cui Gabriele d’Annunzio nacque e trascorse l’infanzia, almeno fino agli 11 anni, quando venne iscritto alla prima classe ginnasiale presso il Real Convitto Cicognini di Prato. E’ una casa di provincia, dove si respira ancora oggi un’aria tipica di certi ambienti borghesi di fine ‘800. Nessuno sfarzo, nessuna opera d’arte eccezionale, solo ricordi, suggestioni che si acuiscono leggendo le descrizioni oniriche che d’Annunzio fa ne Il Notturno, in cui ricorda e descrive la casa stanza per stanza. 

Rimane però un luogo importante, e non solo per gli amanti del poeta: si tratta infatti di una testimonianza unica della Pescara che non c’è più. Raccoglie inoltre molti cimeli e documenti importanti tra foto, lettere e una collezione di abiti appartenuti al Poeta donati dal Vittoriale.
Durante la mia visita era in corso la mostra “D’Annunzio intimo e segreto. Il sogno dell’esteta”, a cura di Lucia Arbace e Marzio Maria Cimini che, per ora prorogata fino al 10 gennaio 2021, è destinata a entrare nel patrimonio permanente del museo e a costituirne parte del percorso espositivo. 
Avevo già dedicato un post alla Casa Natale di Gabriele d’Annunzio qui.

Casa Natale Gabriele d’Annunzio

Museo Paparella Treccia – Villa Urania
Viale Regina Margherita, 1
Orari: Tutti i giorni, compresi i festivi, dalle 09:30 alle 12:30 e dalle 16:00 alle 19.30.
Sito: www.museopaparelladevlet.com

Visitare questa graziosa villetta liberty con giardino può darci l’idea di come doveva apparire Pescara prima del bombardamento nella II Guerra Mondiale: una città giardino. Villa Urania, oggi sede della Fondazione Raffaele Paparella Treccia e Margherita Devlet, è una costruzione in stile eclettico risalente al 1896, fatta costruire dal barone Giandomenico Treccia di Loreto Aprutino, che la dedicò all’amata consorte Urania Valentini.

Oggi ospita una piccola ma preziosa collezione di ceramiche di Castelli, 151 antiche maioliche realizzate tra il 1500 e il 1800, un tempo appartenute al Professore Raffaele Paparella Treccia (1913 – 2009), chirurgo ortopedico di fama internazionale. Dal 1950 il professore, spinto dalla passione per l’arte abruzzese, iniziò a collezionare maioliche di Castelli d’Abruzzo dipinte dai più famosi ceramisti del ‘500, ‘600, ‘700 e ‘800 (Orazio Pompei, Francesco Grue, Carlo Antonio Grue, Carmine Gentili, Candeloro Cappelletti, Gesualdo Fuina).
Dopo la prematura scomparsa dell’amata consorte Margherita, il Professore, anche allo scopo di non disperdere la splendida collezione e vanificare il suo impegno per realizzarla, decide di donarla alla città di Pescara, attraverso l’istituzione di una Fondazione.

Museo Basilio Cascella
Via delle Caserme, 24
Orari:
martedì-venerdì 9:00 – 13:00; sabato 9:00 – 13:00 e 16:30 alle 19:30; domenica 16:30 alle 19:30. Lunedì chiuso.
Sito: www.gentidabruzzo.com/museo-cascella/

Il museo è l’unico dedicato ad un artista a Pescara ed espone le opere, tra dipinti, illustrazioni, litografie e ceramiche, di Basilio Cascella (1860 -1950). Fu lo stesso artista a far costruire questo edificio nel 1895, su un terreno donato dal Comune al patto che venisse bonificato, come stabilimento cromo-litografico per la sua attività e divenne in seguito anche abitazione, sua e dei discendenti.

Cascella fu un artista prolifico e sperimentale, fondò nel 1899 la rivista L’illustrazione abruzzese, in collaborazione con Vincenzo Bucci e Francesco Paolo Michetti, un periodico dedicato all’arte e alla cultura regionale, che mise in contatto l’Abruzzo con quanto più aggiornato si andava sperimentando nella cultura italiana ed europea. Vi collaborarono infatti Vincenzo Bucci, Luigi Antonelli, Giuseppe Romualdi, Vincenzo Alicandri e Italo De Sanctis, insieme agli abruzzesi d’Annunzio, Filippo Palizzi, Teofilo Patini; tra gli altri italiani vi collaborarono anche Giulio Aristide Sartorio e Giulio Bargellini.
La casa sarà poi ridonata alla città negli anni ’70 dal figlio di Basilio, Tommaso e oggi espone le opere di tutta la dinastia dei Cascella, da Basilio, passando per Pietro, Tommaso, Michele, fino i bisnipoti di Basilio tuttora viventi e anch’essi artisti. 

Museo dell’Ottocento 

E’ di prossima apertura (si spera nel 2020) un museo dedicato alla pittura abruzzese dell’800, che avrà sede nel palazzo anni venti che ospitò la Banca d’Italia in viale Gabriele d’Annunzio. La Fondazione Museo è stata voluta da Venceslao Di Persio e sua moglie Rosanna Pallotta,  con lo scopo di donare alla città di Pescara ciò che hanno collezionato per circa quarant’anni. Il museo ospiterà infatti 240 opere dell’ottocento, provenienti da tutta Europa, ma con predominanza italiana e francese, la cui rilevanza ha spinto Vittorio Sgarbi a suggerire il nome di Museo dell’Ottocento. 

2. CHIESE

San Cetteo
Piazza San Cetteo, 1

Fino agli inizi del’900, proprio dove oggi c’è la cattedrale di San Cetteo, esisteva la chiesa vecchia di Santa Gerusalemme, che ospitava le reliquie del santo patrono. Gabriele d’Annunzio ne parla nel racconto de “La vergine Orsola” nelle Novelle della Pescara, accennando ai pilastri, ai lacerti di mosaici e all’ambone decorato con motivi vegetali. La chiesa, che versava ormai in uno stato rovinoso, fu abbattuta dopo il 1927 e ricostruita secondo il progetto dell’architetto Cesare Bazzani nel 1930; l’effettiva costruzione avvenne negli anni 1930-35. 

D’Annunzio volle fortemente la costruzione della chiesa nuova tanto da mettere a disposizione fondi finanziari propri e donò anche il quadro del Guercino, con soggetto San Francesco che riceve le stimmate. Il Poeta, infatti, voleva che le spoglie di sua madre Luisa De Benedictis venissero traslate nella nuova cattedrale e si consultò con l’architetto Bazzani per trovare il luogo di sepoltura, che poi sarà la cappella che si trova sulla destra dell’altare maggiore.
La cappella sarà progettata da Giancarlo Maroni, già architetto del Vittoriale, che usò lo stesso alabastro per la vetrata della finestra (tutte le altre vetrate della basilica sono in vetro-mosaico).
La salma si trova in un’arca scolpita da Arrigo Minerbi e fu traslata qui nell’agosto del 1949 dal Cimitero di San Silvestro, da cui viene la croce in legno che si vede sulla parete di fondo.

Altro:

Molto importante per la devozione dei pescaresi è il santuario della Madonna dei Sette Dolori la cui festa, che ricorre tutti gli anni la prima domenica di giugno, attrae devoti dall’Abruzzo e anche da fuori regione.

la madonna della Basilica Santuario Madonna Dei Sette Dolori

3. RISTORANTI

APERITIVO:

Don Gennaro 1918 (Via C. Battisti 116) è la più famosa e frequentata vineria ed enoteca della città. Fondata nel 1918 dalla famiglia Ciarrocchi, che la gestisce tutt’oggi, conserva ancora l’atmosfera fané di quegli anni. Sulle pareti ricoperte da bottiglie, ordinate per provenienza, troverete vini sfusi, in damigiana, in bottiglia, champagne e spumanti, birre e distillati, liquori da cucina, bibite e acque minerali. 

TRADIZIONALE:

In pieno centro la Chitarra Antica (Via Sulmona, 2) è un’istituzione. Nata nel 1965 come piccola bottega di pasta fresca, oggi è diventata una gastronomia di grande qualità, locale numero uno per lo street food in Abruzzo, che offre piatti della cucina regionale classica come la pasta alla chitarra, da cui deriva il nome. 

IN CENTRO:

Brancaleò (via Piave. 65) è invece perfetto per una cena o pranzo in pieno centro. Molto bello è stare all’esterno in estate, ma l’interno è degno di nota, arredato in stile liberty, sulle pareti troverete locandine pubblicitarie del parrozzo D’Amico e del Punch Troiano o delle opere dannunziane. L’atmosfera è quella di un bistrot parigino e va bene per tutto, da un pranzo veloce a un tè nel pomeriggio; dall’aperitivo alla cena. 

SUL MARE:

Da Bacone (lungomare G. Matteotti, 54) è perfetto per una cena a base di pesce. Il ristorante ha il nome dal peschereccio di famiglia, i Romano, pescatori da generazioni. Ingredienti freschi esaltati da oculate rivisitazioni: trionfo di crudi, caldi e freddi, ottimi; linguine al battuto d’alici, fritto di paranza, arrosti misti.

Un’altra buona opzione è Alcyone (Viale della Riviera, 24), valido anche solo per l’aperitivo. Specialità della casa sono gli antipasti di mare e il pesce alla griglia.

DOLCI:

Non si può andare via da Pescara senza provare il Parrozzo d’Abruzzo, un dolce inventato nel 1926 da Luigi d’Amico e così battezzato da d’Annunzio. Il caffé dei d’Amico, che si trovava tra C.so Manthonè all’angolo con Piazza G.Garibaldi, divenne uno dei punti d’incontro più frequentati a Pescara, arredato con dipinti di Tommaso Cascella e sedili in legno intagliati con le iniziali LDA. Il ritrovo del Parrozzo, che oggi si trova in Viale V. Pepe, ha una sede più moderna ma ha ancora i sedili originali dell’epoca!

Altre tappe degne di nota sono Renzi (Via Roma, 52), per la bomba alla crema, e La Bresciana (Via Trento, 96/98), per il loro maritozzo alla panna. 

Don Gennaro 1918

4. HOTEL / B&B 

Dimora 900
Viale Vittoria Colonna, 73
www.dimoranovecento.it

La particolarità che distingue questo B&B è quello di alloggiare all’interno di una residenza storica che conserva l’atmosfera di inizio ‘900. Si tratta di un sofisticato appartamento, composto da un grande salone e quattro camere da letto, tutte con bagno privato e con balconcino, che rappresenta una valida alternativa all’hotel, anche di lusso. 

Dimora 900

5. COSE DA FARE

Non dimentichiamoci che a Pescara c’è il mare ed è sempre bello fare una tappa in quello che d’Annunzio chiamava il “tristo fragrante verde Adriatico”. Tutto il lungomare è pieno di stabilimenti dalle spiagge large e sabbiose; andate allo stabilimento Trieste, attività storica dal 1978, per provare le loro famose pizzette. 

Come molte altre città d’Italia, anche Pescara conserva miracolosamente alcune tracce di liberty, anche se, come ha detto Marzio, “rimangono frammentati e disordinati questi barbagli dell’epoca felice, schiacciati da una città sgarbatamente allestita nel vorace dopoguerra”.
Principale fautore dell’aspetto liberty di Pescara fu l’architetto Antonino Liberi, cognato di d’Annunzio dal 1892, e già autore di importanti ristrutturazioni come Casa Conti, Casa Bucco, poi sede della Banca Commerciale e Palazzo De Cecco, tutti ancora visibili a Portanuova. Intorno al 1910 gli venne affidato il compito di edificare sull’area della pineta, allora appena bonificata. Il progetto ideale di Liberi era quello di creare una Città Giardino, suddividendo il terreno in lotti edificabili, destinati alla costruzione di splendidi villini caratterizzati da ampi giardini e dall’assoluta continuità con l’ambiente circostante, caratterizzato dal verde e dal mare. Al centro di tutto il Kursaal, edificio di lusso dedicato all’intrattenimento balneare, che diventerà poi la distilleria Aurum.

Secondo questo progetto, che mai si realizzò in pieno, Pescara sarebbe dovuta apparire puntinata da graziose villette, ognuna circondata dalla propria porzione di verde, come ancora si può vedere a Villa Urania o in pochissime case private che si sono salvate prima dai bombardamenti e poi dalla speculazione edilizia. Liberi fu comunque il più attivo architetto dell’epoca, tra i suoi lavori più importanti ci sono Palazzo Perenich, Palazzetto Imperato, che nelle intenzioni dell’autore doveva avere un gemello di fronte, e il Teatro Michetti, di chiara influenza secessionista.

Museo Casa Natale Gabriele d’Annunzio:

Museo Paparella:

San Cetteo: 

B&b Dimora 900 :

Don Gennaro 1918:

eccellenza abruzzese è la cantina Cataldi Madonna, tra le proposte di Brancaleò Brancaleò

Pescara Liberty:

quel che rimane del Grand Hotel Palazzo Clerico
Villino La Porta

Teatro Michetti Palazzo MichettiPalazzetto Imperato,
di cui ho parlato qui Villa De Landerset Tomba Mezzopreti Kursaal, oggi Aurum
durante la mia visita era in corso la mostra “Disobbedisco, la rivoluzione di d’Annunzio a Fiume”, di cui ho parlato qui Villa Mezzopreti


Aesthete. Art historian & blogger. Content creator and storyteller. Fond of real and virtual wunderkammer. Founder and main author of rocaille.it.

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