Guida Rocaille: cosa vedere a Bologna in due giorni

GUIDA ROCAILLE PER BOLOGNA

Bologna offre molto di più della visita alle due famose torri! Per coloro che vogliono scoprire la città attraverso posti diversi dai soliti, ecco una serie di consigli per un itinerario alternativo da seguire in 2 giorni (o anche di più).

In questo breve itinerario, adatto per gli amanti dell’arte e dei luoghi particolari, troverete musei un po’ nascosti, ristoranti chic e hotel insoliti, basta solo saper cercare per trovare cose bellissime a due passi da casa vostra.
E se avete altri consigli non esitate a contattarmi!

Troverete tutte le altre Guide Rocaille –> Qui 

1. MUSEI:

Palazzo Poggi
Via Zamboni 33 
Orari: art- ven 10.30 – 15.30; sab e dom 11.00 – 15.30. 
Sito: sma.unibo.it

Tra i tanti posti da vedere a Bologna questo è il mio preferito. Sin dal 1803 il palazzo è sede dell’Università, oggi è rimasto solo il rettorato e il resto è stato adibito a museo. Al piano terra si possono vedere le aule da lezione ottocentesche, tra cui quella in cui insegnò Giosuè Carducci. Ai piani superiori, invece, sono esposti strumenti, oggetti e reperti utilizzati per l’insegnamento delle varie materie: c’è la Camera di Geografia e Nautica, la Camera di Architettura Militare, le Stanze della fisica e quelle dedicate all’astronomia. Su Palazzo Poggi ho scritto un post qui

Le sale più interessanti riguardano quelle dedicate agli studi di storia naturale e di anatomia umana: il museo conserva la collezione di Ulisse Aldrovandi (1522-1605), naturalista, botanico ed entomologo a cui ho dedicato un articolo. Aldrovandi insegnò filosofia e medicina all’Università di Bologna, che allora aveva sede nell’Archiginnasio, e fu colui che fece costruire l’Orto Botanico (il suo erbario è consultabile online qui). E’ il tipo di studioso enciclopedico che, ancora a metà tra scienza e magia, spinto dal desiderio di conoscere ogni aspetto del mondo naturale, collezionò e catalogò quanto più possibile tra piante, animali e minerali e scrisse ben trecento volumi. A differenza di quanto accadde a personaggi come Athanasius Kircher a Roma, Francesco Calzolari di Verona o Ferrante Imperato di Napoli, creatori delle prime wunderkammer italiane, andate poi disperse nei secoli, la sua collezione è ancora in gran parte conservata ed esposta in questo museo, dentro delle bellissime teche di legno verde. 

Tra bellezza e bizzarria troviamo la grande collezione di cere anatomiche, repliche in cera di organi umani, utilizzati a scopo didattico durante le lezioni di medicina. La collezione comprende i modelli settecenteschi di Ercole Lelli (1702-1766), autore degli Spellati e delle tavole con dettagli anatomici, che abbelliscono la “Stanza dell’Anatomia” a lui dedicata; i busti-ritratto dei ceroplasti Anna Morandi e Giovanni Manzolini e infine la bellissima “Venerina” di Clemente Susini (opere simili si trovano al Museo de La Specola di Firenze).
A queste collezioni si aggiunge quella molto suggestiva dei modelli d’argilla di strumenti chirurgici adoperati nell’ostetricia, messa insieme dal medico bolognese Giovan Antonio Galli (1708-1782), con lo scopo di ricucire il divario esistente fra sapere scientifico e sapere pratico. 

Altro:

Se vi piacciono le cere anatomiche, sempre a Bologna, c’è il Museo delle Cere Anatomiche Luigi Cattaneo oppure, a Firenze, il museo de La Specola

Archiginnasio
Piazza Galvani, 1 
Orari: Teatro Anatomico e Sala dello Stabat Mater (se non occupata) sono aperti lun – ven 10:00 – 18:00; Sab 10:00 – 19:00; domenica e festivi 10:00 – 14:00. 
Sito: www.archiginnasio.it

Siamo nel centro storico della città, questo antico palazzo ospitava l’Università di Bologna, prima che fosse trasferita a Palazzo Poggi nel 1803. Già nel cortile si possono vedere gli stemmi, sia in stucco sia dipinti, che ricoprono le pareti così come le aule, i corridoi e gli scaloni, per un totale di circa 6.000 “pezzi”: si tratta infatti del maggior complesso araldico murale esistente. Sono iscrizioni, stemmi degli studenti e monumenti commemorativi dei maestri dello Studio passati qui. 

Al primo piano troviamo la sala più suggestiva: il Teatro Anatomico, dedicato proprio ad Ulisse Aldrovandi, in cui si svolgevano le dissezioni dei cadaveri per gli studenti di medicina. Interamente in legno, è decorato con le statue raffiguranti dodici celebri medici e, sulla cattedra del lettore, da due statue dette “Spellati”, scolpite nel 1734 su disegno di Ercole Lelli.
Altre due aule sono da ammirare: quella chiamata Stabat Mater, la più rappresentativa dell’antica sede universitaria, perché fastosamente decorata da varie composizioni in stemmi e affreschi e la Sala di lettura, anch’essa affrescata, collegata alla Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio, che conserva oltre 850.000 volumi tra incunaboli, cinquecentine e altri libri antichi. Le antiche aule scolastiche, infatti, oggi sono state trasformate in depositi librari. Non sono visitabili, ma potete intravederle da una porta nella sala Stabat Mater. 

Anche all’Archiginnasio ho dedicato un post qui. Se vi interessano le antiche università vi piacerà sicuramente la vecchia sede dell’università di Padova (Palazzo del Bo). 

Museo Davia Bargellini
Strada Maggiore, 44
Orari: da martedì a venerdì: 9.00 -14.00; sabato, domenica e festivi infrasettimanali: 10.00 – 18.30
Sito: www.museibologna.it

Purtroppo non ho fatto in tempo a visitare questo museo, che raccoglie curiosi oggetti di arte applicata. Conserva anche una bella galleria di dipinti, proveniente in gran parte dalla famiglia Bargellini, che è un’esempio ancora integro di collezionismo storico cittadino del Settecento bolognese. Tra le cose degne di nota potrete vedere una carrozza tardo settecentesca, straordinariamente dipinta e dorata, e una casa di bambole che riproduce un appartamento borghese del XVIII secolo (forse l’unica di questo tipo in Italia). 

2. CHIESE

San Petronio
Piazza Galvani, 5
Orari: 8.00 – 18.30 (ore 18.00 nel periodo invernale)

La chiesa, che è la più grande di Bologna, domina piazza Piazza Grande e il centro cittadino. La fondazione risale al 1390 e fu costruita nel corso dei secoli. Tra le tante cose da non perdere, proprio sul pavimento della basilica, c’è la meridiana Cassini (chiamata così dall’astronomo pontificio Giandomenico Cassini, che la realizzò nel 1655). Si tratta della più lunga meridiana del mondo in luogo chiuso e corrisponde esattamente alla seicentomillesima parte del meridiano terrestre. 

Se volete essere catapultati direttamente nel Medioevo non perdete la Cappella Bolognini, ricoperta da un ciclo di affreschi raffiguranti le Storie di S. Petronio e il maestoso Giudizio Universale di Giovanni da Modena. L’Inferno è dominato dalla gigantesca figura di Lucifero, rappresentato come una bestia mangiatrice di uomini. 

San Domenico
Piazza San Domenico, 13 
Orari: lun – ven 9.00 – 12.00; 15.30 – 18.00; sab 9.00 – 12.00 e 15.30 – 17.00; dom 15.30 – 17.00

La basilica vale la visita per vedere almeno tre cose: l’arca di marmo bianco, con sculture di Nicola Pisano, Alfonso Lombardo e anche un angelo di Michelangelo; il reliquiario cesellato, visibile sul retro dell’arca, contenente la testa e le spoglie di San Domenico di Guzman, fondatore dell’ordine e giunto a Bologna intorno al 1200; il coro ligneo di Fra’ Damiano da Bergamo, capolavoro dell’intarsio rinascimentale.
Potete vedere alcuni dettagli della chiesa in questo post qui

3. RISTORANTI

Camere con vista
Dove: Via S. Stefano 14/2a
Sito: cameraconvista.it

Il ristorante nasce dall’idea di un antiquario e di una arredatrice: ambientato in un palazzo storico del ‘700 (Palazzo Isolani), dopo una lunga ristrutturazione che ha dato nuova vita agli affreschi e ai colori originali dell’epoca, è stato arredato con pezzi di antiquariato scelti con raffinatissimo gusto. Ogni sala è diversa e la zona bar è ispirata a un’antica farmacia ottocentesca. Cucina internazionale a base italiana, moderna. Perfetto per una cena romantica, tra amici o per bere un drink. 

Altro:

Altri ristoranti che consiglio, ma che non ho provato, sono: Donatello, ristorante storico e attivo sin dal 1903, che offre cucina tradizionale in un’atmosfera liberty; La Montanara Trattoria, un piccolo locale dallo stile rustico con insegne rétro e piatti appesi al soffitto, in cui si mangiano specialità bolognesi, perfetto per un pranzo veloce; Diana, eleganza di altri tempi e cucina emiliana di qualità. 
Fuori città: Amerigo 1934, a Savigno, una trattoria storica che conserva ancora quel tono intimo e molto accogliente; La Bottega di Franco, atmosfera elegante e un po’ shabby chic, con luci soffuse e candele, ha anche un bel giardino. 

4. HOTEL / B&B 

Casa Bertagni
Dove: Via G. B de Rolandis, 7
Sito: www.casabertagni.it

Questa bellissima guest house ha solo sei camere, tutte arredate diversamente, secondo un gusto eclettico e originale. Situata a pochi passi da Piazza Maggiore si trova in una residenza signorile, con tanto di giardino. Fu concepita per diventare luogo di ricevimento, a partire dagli anni cinquanta, e anche oggi Casa Bertagni si presenta come un salotto letterario e culturale, che vede avvicendarsi artisti, letterati, politici e intellettuali. 

Hotel I portici 
Dove: Via dell’Indipendenza, 69
Sito: iporticihotel.com

Situato sulla centralissima via dell’Indipendenza, l’hotel può godere di due luoghi speciali: una ghiacciaia sotterranea, che oggi è stata adibita a privé per cene galanti, e soprattutto il teatro Eden Kursaal, un café chantant attivo tra la fine dell‘800 e i primi del ‘900, con affreschi liberty originali, che oggi ospita il ristorante, premiato con la Stella Michelin 2013. 

La Casa del Dottore
Dove: Via Castiglione, 1
Sito: tripadvisor.it

Se preferite invece soggiornare in appartamento, consiglio La Casa del Dottore, proprio nel centro di Bologna. Al piano terra di un palazzo storico, troverete questo piccolo appartamento composto di salotto che ha l’accesso ad un cortile esterno ad uso privato. Dettaglio che fa la differenza: l’antico soffitto a cassettoni dipinto a mano.

Ca’ Bianca dell’Abbadessa
Dove: Via della Ca’ Bianca, 3, 40065 Montecalvo BO
Sito: www.cabiancadellabbadessa.it

Se preferite stare fuori città, Ca’ Bianca è la scelta giusta: circondato da 3 ettari di parco privato nel Parco Naturale dei Gessi Bolognesi, questa casa colonica è stata ristrutturata e arredata in stile moderno e particolare. 

5. NEGOZI

Bottega Prata (Via Caldarese 1D; bottegaprata.com ), è una bottega storica di artigiani del ferro, proprio all’ombra delle due torri. Entrate per vedere l’affascinante interno del laboratorio. 

Libreria Mirabilia [Purtroppo ha chiuso nel 2019], una libreria-galleria a tema bizzarro e strane meraviglie, molto consigliata se avete già visitato Palazzo Poggi.

Frida’s (Via Drapperie, 1), il negozio di fiori più instagrammato di Bologna. 

ARCHIGINNASIO

Teatro Anatomico:

Sala Stabat Mater:

PALAZZO POGGI

Museo Ulisse Aldrovandi:
Sezione di ostetricia: Cere Anatomiche:

Aula Carducci: 
CAMERE CON VISTA RISTORANTE SAN PETRONIO

Cappella Bolognini:

LA CASA DEL DOTTORE:


Aesthete. Art historian & blogger. Content creator and storyteller. Fond of real and virtual wunderkammer. Founder and main author of rocaille.it.

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