Palazzo Reale, Napoli

 

Durante il mio breve viaggio a Napoli ho visitato il Palazzo Reale che si trova proprio al centro della città, in piazza del Plebiscito.

Troppo lungo sarebbe ora spiegarne la storia e le vicissitudini, basti ricordare che si tratta di una delle quattro residenze usate dalla casa reale dei Borbone di Napoli durante il Regno delle Due Sicilie. Le altre tre sono: la Reggia di Capodimonte, sempre a Napoli ma sita a nord del centro storico e oggi un museo; la Reggia di Caserta che tutt’oggi si conserva piena di arredi d’epoca e la Reggia di Portici, alle pendici del Vesuvio.

Dunque questa è l’unica residenza al centro della città, si erge come un palazzone enorme visibile anche dal mare con tutta la robustezza delle costruzioni di pieno seicento. Fu iniziato a costruire infatti proprio nei primi anni del 1600, ma i lavori durarono anni. Ancora al tempo di Carlo III di Borbone si terminarono nuove stanze che presero tutto uno stile settecentesco, mentre i decori di tipo neoclassico si devono ovviamente al governo di Murat che fece importare qui addirittura arredamenti provenienti dalle Tuileries. Infine i Savoia, dopo l’Unità d’Italia, aggiunsero gli stemmi e qualche tocco ottocentesco.

Il palazzo subì gravi danni durante la II Guerra Mondiale e molte stanze persero la loro decorazione ad affresco originale. Restaurato successivamente, tutt’oggi non sembra essere gestito in maniera efficiente. Peccato.

 Scalone d’onore (The main stars)

Teatrino di corte (Theatre of the court)

Sala diplomatica o Anticamera di Sua Maestà (Antechamber of His Majesty)

tapestry from Gobelins

on the ceiling: Allegory of the virtues of Carlo di Borbone e Maria Amalia di Sassonia by Francesco de Mura

Saletta Neoclassica, dettaglio (detail from Neoclassical room)

Sala del trono (Room of the throne)

Salone degli ambasciatori (Ambassador hall)

french tapestries on the wall

una piccola gabbietta nella Sala dei Fiamminghi (a little cage in the Flemish Room)

Studio del Re (The King’s studio)

Sala del Seicento Napoletano (Hall of the Neapolitan XVII century)
Questa è la prima di una serie di stanze dedicate alla pittura del seicento napoletano. Queste stanze costituivano gli appartamenti di Maria Amalia di Sassonia, moglie di Carlo III di Borbone. I soffitti sono decorati con un tipo di decorazione a “ramages” in stucchi bianchi e oro. Al centro c’è un tavolino con pietre dure commesse su un fondo di porfido dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, dono del Granduca di Toscana Leopoldo II a Ferdinando I di Borbone.

small table decorated with inlays of hard stones, gift of Leopold II Grand Duke of Tuscany to Ferdinand I

on the ceiling: decoration à ramages made of plaster

Sala della Pittura di paesaggio (Hall of the Landscape painting)

Sala di Luca Giordano (Hall of Luca Giordano)

Sala della Pittura del seicento (Hall of XVII century painting)

Salone d’Ercole (Hercules’ hall)

Sala di Don Chisciotte con un leggio meccanico per leggere più libri (Hall of Don Chisciotte with a mechanic book holder)

Savoia memorabilia

Cappella Reale (Royal Chapel)
L’altare barocco, di Dionisio Lazzeri e datato al 1674, è costituito da un struttura di bronzo ed è interamente decorato con pietre dure, agate, lapislazzuli, onice, diaspri ed ametiste. L’abside invece ha una decorazione neobizantina di epoca ottocentesca.

the baroque altar is enterly made of hard stones, agate, lapislazzuli, onyx, jasper and amethyst. Work of Dionisio Lazzeri, 1674.

Il Presepio del Banco di Napoli

Main stairs


Aesthete. Art historian & blogger. Content creator and storyteller. Fond of real and virtual wunderkammer. Founder and main author of rocaille.it.

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