Bice Brichetto: dipinti e disegni 1946-2010

 

“Bice Brichetto è un’artista amata da una cerchia di intellettuali e scrittori che si riconosce nella sua arte e nella sua persona”. Queste parole di Claudio Strinati rendono subito l’idea di Bice Brichetto quale artista poliedrica e riservata. Non una pittrice famosa, né rivoluzionaria, ma raffinata ricercatrice del bello che merita senza dubbio di essere ricordata.

A due anni dalla sua morte due gallerie romane dedicano una mostra in omaggio alla sua opera eclettica: Palazzetto Art Gallery, che espone soprattutto la pittura e Monserrato Arte ‘900, che espone invece disegni, bozzetti di costumi e fotografie.

Bice Brichetto: costumista e scenografa

Bice Brichetto nasce privilegiata e sin da piccola entra in contatto con l’arte: sua nonna Bice Ajroldi era anche lei pittrice. Sua madre invece, Emilia Ajroldi di Robbiate Arnaboldi discendente di una antica famiglia lombarda, teneva un salotto che Bice frequentava ancora adolescente e in cui poteva incontrare intellettuali come Benedetto Croce, Alessandro Casati Stampa di Soncino, Luigi Einaudi, Tommaso Buzzi, Guido Piovene, Luigi Pirandello, Eugenio Montale.
Bice Brichetto passa l’infanzia in questi ambienti, vivendo ora nel castello di Carimate, nel Comasco, ora nell’altra residenza a Cigognola nell’Oltrepò pavese (un castelletto arredato da Tommaso Buzzi, così come lo descrive Alberto Arbasino) e nella villa della nonna a Sanremo.
Si laurea di lettere e filosofia e nel frattempo frequenta l’Accademia di Brera, dove è allieva di Giuseppe Ajmone. Inizia a lavorare come scenografa e costumista di regie teatrali e viene a contatto con Zeffirelli, con cui lavora. Il passaggio al cinema avviene grazie a Luchino Visconti, che diventerà un suo caro amico. Come assistente di Pietro Tosi lavora a “Rocco e i suoi fratelli” di Visconti e lavorerà ancora con lui ne “Il Gattopardo” e “Vaghe Stelle dell’Orsa”, ma anche per Dino Risi in “Un amore a Roma”, per Mauro Bolognini in “La Viaccia”, per Michelangelo Antonioni in “L’Eclisse” e per Tinto Brass in “Col cuore in gola”. Sperimentatrice instancabile non si nega nemmeno un’esperienza nella moda, disegnando motivi floreali per lo stilista Ken Scott.

Bice Brichetto: pittrice

Si trasferisce a Roma nel 1959 in una casa in via Margutta, nel suo salotto si trovavano spesso Elsa Morante, Pier Paolo Pasolini, Mauro Bolognini, Pietro Tosi, Franco Zeffirelli, Fabrizio Clerici, Luchino Visconti. Lavorerà sempre divisa tra l’attività di pittrice e quella di costumista e scenografa, ma dalla fine degli anni ’60 preferisce concentrarsi sulla pittura.
Una pittura velata, dove il colore non squilla, priva di forza vitale ma pregna di metafisica riflessione. Possiamo leggere la sua opera pittorica come il contrario di quella da scenografa-costumista: quanto questa è un’attività di collaborazione, tanto l’altra è invece ricerca solitaria. La pittura è per lei meditazione, concentrazione, riflessione sul passato innanzitutto, lei che era rimasta così impressionata dalla scoperta del tempio di Afrodite a Cnido dove si recò nel 1973-76.
Ne esce una pittura muta, essenziale che fa venire in mente Morandi, ma che in lei assume tutta la grazia femminile del colore tenue dei toni freddi, metallici. Elsa Morante aveva giurato di non recensire nessuna mostra, ma per lei fa un’eccezione e dice: “Lavoro e grazia: ecco una coppia invidiabile che raramente si concede alla frequentazione dei mortali nostri contemporanei”. Più tardi ne scriverà anche Susan Sontag: “il risultato raggiunto dalla Brichetto è romano (secondo il significato antico): laconico, autorevole, grave, sereno”.

Grazie a Eros Renzetti.

BICE BRICHETTO
Dipinti, disegni, bozzetti e figurini 1958-1999
a cura di Palazzetto Art Gallery & Monserrato Arte ‘900
9 ottobre -15 novembre 2014

Palazzetto Art Gallery
Archivio Bice Brichetto

Natura Morta con Giovane Ercole, 1990 & Modello e natura morta, 1993

Malinconia di un giovane fauno, 1990

Le antiche presenze n. 5 (Il ragazzo di Taranto), 1987
olio su tela 73 x 100 cm

Figurini per Feste veneziane sull’acqua, 1959
china e acquerello su carta, 35 x 50 cm

Bice Brichetto photo by Fabrizio Clerici
(© Alinari S.p.A. donation Eros Renzetti)

Luchino Visconti and Bice, 1964

Bice Brichetto, Luchino Visconti, Monica Vitti, Valentina Cortese, Mauro Bolognini, Franco Zeffirelli, Lucia Bosè

Bice Brichetto & Susan Sontag


Aesthete. Art historian & blogger. Content creator and storyteller. Fond of real and virtual wunderkammer. Founder and main author of rocaille.it.

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